Mina (in Jazz)
Sara Schettini • voce
Quintino Protopapa • pianoforte
Ferdinando Coppola • sax soprano e tenore
Piero Piciucco • contrabbasso, basso elettrico
Stefano Pacioni • batteria
Interpretare l’icona della musica italiana per antonomasia non è impresa da poco conto; d’altro canto, il solo riferimento a Mina conduce subito la mente all’idea di una dirompente esplosione di colori, note ed emozioni senza eguali. Il progetto Mina (in Jazz), che il Roma Jazz 5et, propone da diversi anni nei maggiori teatri italiani ed esteri, è una originale rilettura dei più famosi successi della star cremonese; brani che durante il concerto non prevedono alcuna successione cronologica o d’altro tipo ma, al contrario, sono stati sapientemente accostati l’uno all’altro seguendo un percorso puramente emozionale.
Sara Schettini, front-line del quintetto, riesce pienamente nel suo ambizioso intento di far, da una parte riecheggiare costantemente la presenza di Mina sul palcoscenico e dall’altra, delineare in maniera inequivocabile la sua personale ed originale interpretazione dei brani, senza alcun eccesso ma al contrario, con grande discrezione e maturità artistica. Ferdinando Coppola, sassofonista dotato di grande sensibilità, oltre che di rara musicalità, conferisce all’intero lavoro, un’aura intrisa di grande emotività. Gli arrangiamenti sono affidati a Quintino Protopapa, pianista del quintetto, il quale, assieme ad una sezione ritmica “in continuo stato di grazia”, composta dal prorompente Piero Piciucco al contrabbasso e dal trascinante Stefano Pacioni alla batteria, é riuscito a conferire all’intero progetto, esaurienti caratteristiche di inventiva e originalità, avvalendosi di fraseggi musicali a volte incalzanti, altri appena sussurrati, altri ancora, addirittura taciuti.